martedì 13 novembre 2012

Telaio in titanio per MTB

Rispetto agli altri metalli (alluminio e acciaio), a parità di peso, una tubazione fatta con questo metallo ha caratteristiche meccaniche superiori.
Ciò che rende questo metallo così pregiato sono le proprietà meccaniche di cui è dotato come, ad esempio, un elevato rapporto carico di rottura/peso che lo rende particolarmente indicato per la realizzazione delle tubazioni per MTB. In commercio sono reperibili diversi tipi di leghe di titanio, ma nel settore ciclistico le più utilizzate sono le grado 5 e grado 9, altresì conosciute come Ti6Al4V e Ti3Al2,5V, nelle quali i numeri indicano le percentuali di alluminio e vanadio presenti. Queste combinazioni di metalli donano alla tubazione delle particolari proprietà. La prima, la grado 5, è una delle più utilizzate in assoluto e non solo in ambito ciclistico, perchè è abbastanza saldabile, presenta un elevatissimo carico di rottura, ma una relativamente bassa duttilità per cui si presta poco ad essere plasmata secondo le necessità del telaista.. La seconda, la grado 9, ha un carico di rottura un pò ridotto rispetto alla precedente, ma ha una buona resistenza alla corrosione e si presa in modo particolare ad essere usata per le tubazioni di una bici.
Fra le caratteristiche di queste leghe spiccano la leggerezza, la rigidità (inferiore però all' alluminio), la resistenza agli agenti atmosferici, all' invecchiamento e alla corrosione (di gran lunga superiore alla lega di alluminio) e, grazie alla sua innata elasticità, nella lista figurano anche il comfort (paragonabile all' acciaio) e la resistenza agli stress meccanici prolungati che rimane quasi inalterata per tutta la vita del telaio.
Ma quali sono, allora, i contro del titanio?
Il materiale in sè costa di più, le lavorazioni sono laboriose e richiedono attrezzature e competenze specifiche e a conti fatti il prodotto finito, cioè il telaio, ha prezzi molto superiori a qualunque altro metallo in ambito ciclistico.
Inoltre, come detto, ha una rigidità inferiore alla lega d' alluminio, ma soprattutto non consente risposte secche e immediate alle sollecitazioni della pedalata e anche questo ne ha penalizzato la diffusione sui campi di gara.
Ma proprio questa dote, però, lo rende particolarmente confortevole. Dote che lo rende ancora oggi molto appetibile sia per un uso nelle granfondo e nelle marathon, sia per le escursioni e per i raid più impegnativi, soprattutto fra coloro che non ritengono opportuno passare ad un full. Dunque, il titanio, se non fosse per il costo iniziale del materiale e per la notevole difficoltà di lavorazione, sarebbe certamente il metallo più diffuso sui telai da MTB.
(da MTB-magazine)

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