sabato 21 luglio 2012

Trasformare cerchio tradizionale in tubeless - parte 3

...da precedente

17. Montare la copertura può essere facile oppure no. Dipende dalla tipologia del copertone. Alcuni modelli sono più morbidi e simontano senza problemi, altri sono più duri e allora può essere utile aiutarsi con un pò d' acqua saponata. In generale l' impiego dell' acqua saponata è sempre consigliabile.
18. Gonfiare le coperture tubeless nuove può essere un problema se non si dispone di un compressore. E' necessaria, infatti, una quantità d' aria importante per spingere i bordi del copertone sulle spalle del cerchio ed avere la tenuta necessaria perchè l' aria non scappi via. Per facilitare questa operazione è utile anche svitare il terminale della valvola per lasciare più spazio di passaggio all' aria. Quando il copertone va in sede è facile sentire il classico "clac clac" dello scatto del cerchietto della copertura sulla spalla del cerchio.
19. L' inserimento del liquido anti foratura è da farsi in questa fase, ma dopo aver tenuto almeno per un paio di minuti la gomma a pressione per poterla stabilizzare.
20. Il contenitore del liquido anti foratura va applicato direttamente al porta valvola e la valvola va avvitata successivamente. Da notare come alcuni meccanici, alle prese con gomme molto leggere, applichino una prima passata di liquido anti foratura con un pennellino prima di montare la copertura sul cerchio.
21. Per portare la gomma alla pressione definitiva conviene usare la classica pompa da officina piuttosto che il compressore che rischierebbe di sparare dentro l' aria troppo rapidamente impedendo il controllo della pressione col rischio di esagerare facendo saltare via la copertura.
22. Per far spandere il liquido uniformemente all' interno della gomma si deve agitarla un pò nell' aria facendola ruotare.
23. Per assestare la gomma in sede i meccanici dei corridori usano anche picchiare a terra la ruota. E' probabile che l' anellino che tiene ferma la valvola sul cerchio, ora, debba essere registrato nuovamente: l' assestamento dei componenti e la pressione dell' aria potrebbero averlo allentato.
24. Le operazioni di montaggio, a questo punto, sono terminate. I più accorti e prudenti possono far colare nel punto di contatto tra cerchio e gomma una goccia di liquido anti foratura: è una sicurezza in più contro eventuali trasudi d' aria. A questo punto non resta che rimontare la ruota sulla bicicletta e partire. La differenza rispetto ad una gomma con camera d' aria si noterà rapidamente.

(da rivista Ciclismo)

venerdì 20 luglio 2012

Trasformare cerchio tradizionale in tubeless - parte 2

...da precedente

9. Si completa tutto il cerchio fino a sovrapporre il nastro nella parte in prossimità del foro della valvola per circa 10-15 cm. Completata questa operazione si ripassa tutto il nastro spingendolo bene sul cerchio.
10. Bisogna far uscire fuori tutta l' aria e poi forare nel punto di applicazione della valvola.
11. La foratura si può fare con un semplice cacciavite a stella, prima infilandolo attraverso il foro del cerchio per segnare il punto esattodove poi, successivamente, si andrà a spingere fino ad ottenere il buco necessario.
12. E' bene forare il nastro in questo modo per evitare di scollarlo dal cerchio.
13. La foratura va fatta lentamente e facendo scorrere tutto il cacciavite così da ottenere un buco perfettamente tondo e regolare.
14. La valvola va infilata con delicatezza, chiusa per evitare che possa storcersi e spingendo piano fino ad arrivare perfettamente in sede.
15. Va anche messa la rondella di chiusura che, ricordiamo, non va mai stretta troppo  per evitare di rovinare il cerchio. Per chi vuole risparmiare peso a tutti i costi, segnaliamo anche l' esistenza di valvole ultraleggere in lega di alluminio.
16. La prima fase del lavoro è terminata. E' il momento di montare la copertura. Solitamente le gomme vengono vendute ripiegate su sè stesse e tenute ferme da una fascetta. Seppure leggermente, questo porta a una deformazione per cui sarebbe meglio, prima di procedere al montaggio, lasciare il tempo alla gomma di riprendere la forma ideale lasciandola aperta per una notte.

segue...

giovedì 19 luglio 2012

Trasformare cerchio tradizionale in tubeless - parte 1

Con un pò di pazienza e attenzione è possibile trasformare la vostra ruota tradizionale in una con coperture tubeless. Ecco come fare utilizzando i kit di trasformazione in commercio:
1. Nella prima fase di lavoro è necessario preparare il cerchio all' incollaggio dello speciale nastro che chiude completamente i fori delle nipples. Perchè l' applicazione possa avvenire nella maniera corretta è necessario che il cerchio sia perfettamente pulito e sgrassato. Ogni impurità potrebbe diventare una via di passaggio dell' aria, meglio toglierla.
2. Per farlo basta normale alcool con un panno pulito o carta assorbente piuttosto resistente (non deve arrivare a rompersi facilmente).
3. Prima di tutto vanno tolte le eventuali etichette presenti sul cerchio.
4. Si può iniziare con la pulizia vera e propria avendo cura di lasciare il cerchio perfetto dopo il passaggio del panno.
5. Una volta pulito il cerchio è il momento di scegliere il nastro da applicare. La scelta dipende dalla larghezza interna del cerchio. Solitamente per i modelli da cross-country la larghezza ideale è 21 mm, per quelli da all-mountain e freeride 25 mm.
6. Anche dal punto di vista qualitativo il nastro dovrebbe avere determinate caratteristiche, tra cui il non sciogliersi se sottoposto a contatto con prodotti conteneti ammoniaca che possono essere utilizzati negli spray di riparazione delle gomme.
7. L' applicazione del nastro va fatta partendo da qualche centimetro prima del foro della valvola. Questo perchè in quel punto conviene passarci su due volte al fine di avere la perfetta impermeabilità all' aria.
8. A questo punto si inizia a stendere il nastro. Due sono le cose importanti a cui bisogna fare attenzione: centrare perfettamente il nastro sulla gola del cerchio e tiralo ben bene in modo da stenderlo uniformemente. Il materiale del nastro è un pò elastico e, se opportunamente tirato, prende perfettamente la forma del cerchio ricalcandone tutte le curve.

segue...

sabato 7 luglio 2012

Meglio con i tubeless?

Siete biker esperti e percorrete un numero significativo di chilometri all' anno? Oppure siete più tranquilli e pedalate quando avete tempo, ma senza troppo impegno? Non importa che apparteniate all' una o all' altra categoria per poter apprezzare i pregi delle coperture tubeless. Per molti agonisti, anzi, questo tipo di coperture sono ormai scontate e indispensabili. Impensabile utilizzare altro, sia in termini di praticità, che di prestazioni. Guidare una mountainbike con coperture tubeless può risultare più facile. Con queste gomme si utilizzano pressioni di esercizio più basse rispetto alle classiche coperture con camera d' aria, la gomma rimane più morbida e in grado di 'copiare' il terreno con una tenuta migliore. Meno pressione vuol dire meno scorrevolezza? No, perchè senza la camera d' aria gli attriti interni sono molto inferiori. La camera d' aria struscia sul copertone durante la marcia, assorbendo energie, con le coperture tubeless c'è solo il copertone. Inoltre, si riduce notevolmente il rischio di pizzicare. In caso di impatto violento su uno spigolo la camera d' aria si romperebbe facilmente. Il copertone è molto più resistente. E anche in caso di foratura la perdita di pressione è graduale, squarci a parte, permettendo un controllo migliore della bicicletta. Per montare le coperture tubeless è necessario, però, un cerchio predisposto alla tenuta della copertura speciale. Ma c'è un' alternativa: trasformare un cerchio tradizionale rendendolo adatto al montaggio delle coperture senza camera d' aria. Dai primi tentativi di qualche anno fa, di strada se n'è fatta parecchia e può funzionare molto bene questa soluzione. La scelta della soluzione tubeless significa anche una riduzione di peso nel totale della bicicletta quantificabile in un guadagno di circa 50-60 grammi. Si possono adattare praticamente tutti i cerchi, solo alcuni modelli potrebbero avere delle difficoltà se hanno le spalle troppo basse, ma vanno valutati caso per caso. E, come detto, si tratta di una minoranza. L' operazione di trasformazione, nonostante la presenza di prodotti specifici, è un lavoro piuttosto delicato. Va fatto seguendo regole specifiche altrimenti si rischia di ottenere un sistema instabile, con gomme che si sgonfiano rapidamente. Niente paura, però, si tratta di un lavoro fattibile anche in casa.
(da rivista Ciclismo)